biografia
Aurel è un giovane animale della valle di Chamonix, appassionato di tutti gli sport sulla neve, che ama uscire dalla sua zona di comfort, che si tratti di sci, ciclismo o arrampicata. Ciò che conta è la sua dose di adrenalina, e la condivisione. Per molto tempo è stato nei circuiti di sci alpino, fino a raggiungere la Coppa Europa, dove ha terminato la sua carriera di corridore poco dopo il suo ventesimo compleanno, impigliato in una rete con una bottiglia in mano.
Era il momento di rivolgersi al massiccio del Monte Bianco, sotto il quale viveva dall'età di 6 anni. Il suo sci è solido, legato alle sue basi alpine, gli permette di saldare qualsiasi pista da freeride e di mettere giù grandi flip drop o double back, i suoi trick più fedeli.
Ma ciò che veramente spinge l'animale e lo prende quasi tutti i suoi inverni sono le alte montagne e i loro pendii. Ispirato e creativo, Aurel ama mettere gli occhi sui volti più contorti e meno sciabili. Più sembra complicato, più è seducente, più è attraente, più il sogno attrae. Il prossimo passo logico è quello di andare in spedizione e salire ancora più in alto, come ha fatto quest'estate in Perù sui 6000 della Cordillera Blanca (prima ripetizione della parete Nord Est del gigante Ranrapalca, 6162m). La sua ricerca di prime discese lo porta anche sul massiccio del Monte Bianco, dove firma i ripidi canaloni del triangolo del Tacul.
Uno sciatore da seguire, ma non troppo da vicino.