biografia
È raro trovare uno sciatore capace di aprire le porte della percezione, di andare oltre lo specchio deformante della vanità per interessarsi altrove, Arnaud è uno di questi. Arnaud è un cittadino del mondo di cui gli svizzeri detengono il segreto. Il suo percorso è classico, sci alpino fino a 16 anni, poi la voglia di respirare che lo porta negli snowpark con gli amici, seguito dall'immancabile periodo di gare freestyle. Durante questo allenamento lineare, una zia di montagna vecchio stile gli farà scoprire il touring. Esita, ma il virus è lì, dorme e si sveglierà qualche anno dopo con una nuova scoperta, quella del viaggio. Fu durante un viaggio sciistico in Romania che si rese conto, all'età di 18 anni, dello stupore che viene dall'ignoto. Da quel momento in poi, porta con sé la sua telecamera ovunque va, iniziando a girare i suoi film. Ha prodotto il suo primo film nel 2012, Time of my Life, insieme al suo partner Benoît Goncerut. L'anno successivo inizia il progetto Timelapse, sempre con Benoît, un road trip dalla Svizzera all'Iran con un programma settimanale alla radio svizzera. Questa avventura darà vita a We Ride In Iran, un concept per la promozione degli sport sulla neve in Iran che - al di là delle azioni concrete a cui darà vita - segna il desiderio di Arnaud di andare oltre il semplice viaggio sportivo, ma con l'intento di aprire nuove porte. Poi ci sarà l'Afghanistan, con l'intenzione di sciare lì sulla vetta più alta dopo un road trip iniziato a Losanna con un altro compagno di avventure, Loïs Robatel. Parallelamente a questi viaggi in cui dirige, co-dirige e produce film, è stato giudice internazionale di freestyle fino ai Giochi Olimpici di PyeongChang. Recentemente, ha lanciato il marchio di occhiali Glacier con Benoît e continua a esplorare ciò che scopre ovunque vada.